COMUNICATO DELLA SEZIONE "LUCERES" DI LUCERA DELL’A.I.G.A.

 

"PERCHÉ UNA SEZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI GIOVANI AVVOCATI A LUCERA"

 

Cari Colleghi Giovani Avvocati del Foro di Lucera,

 

a nome mio e dei componenti del Comitato Direttivo (gli avv.ti Giovanni Clemente, Tiziana Grassone, Sabina Prignano, Lucio Cesarini, Stefano Rutica e Roberto Colucci) cercherò di essere sintetico nell’illustrare le motivazioni che hanno spinto alla costituzione nel Foro di Lucera di una Sezione dell’A.I.G.A. (Associazione Italiana Giovani Avvocati).

* È indubbio che non esiste alcuna "bacchetta magica" che possa risolvere i sempre più numerosi e gravi problemi che involgono l’Avvocatura, ma è altrettanto indubbio che gli Avvocati non possono persistere in una rassegnata inerzia dinanzi ad essi.

L’Associazionismo e, nel nostro caso, l’Associazionismo della Giovane Avvocatura (quella dei professionisti che non abbiano compiuto il 45° anno di età) ha, tra gli altri, tre obiettivi:

- la conoscenza tra i colleghi e la circolazione tra di loro delle informazioni e delle idee;

- la qualificazione professionale (in essa incluso l’elemento deontologico);

- la rappresentatività.

Si tratta di obiettivi che, al di fuori di una associazione, sono molto difficilmente perseguibili.

* L’Avvocato che rifugge dall’associazionismo forse non fa cosa particolarmente buona: non esistono "torri d’avorio", né "aventini" dove ogni avvocato possa sentirsi pienamente soddisfatto del suo solitario operare, trascurando completamente (come purtroppo di frequente è ravvisabile) i problemi della categoria e, ciò che è peggio, cedendo spesso a quell’insopprimibile stimolo che è il desiderio di dedicarsi all’esclusivo esercizio della critica (la quale, di conseguenza, invece di essere costruttiva, è generalizzata e qualunquista, per tacere d’altro).

È vero o no che tutti noi avvocati ci lamentiamo delle condizioni dell’Avvocatura?

È altrettanto vero, però, che molti di noi avvocati null’altro fanno in aggiunta al semplice lamento?

* L’Associazionismo non può risolvere immediatamente i problemi dell’Avvocatura, ma fa un già notevole passo avanti rispetto al semplice ed ininfluente esercizio asfittico del lamento: i problemi (almeno alcuni, almeno in parte) li studia, li affronta.

È ovvio che affrontare i problemi non porta necessariamente a risolverli, ma tiene aperta la possibilità della loro soluzione.

* Tornando ai tre obiettivi di cui sopra, anche la Sezione A.I.G.A. di Lucera, da quando si è costituita nell’ottobre 1998, ha tentato, nel suo piccolo, di perseguirli:

- per quanto attiene la conoscenza tra colleghi e la circolazione tra loro delle informazioni e delle idee, ha tenuto numerose assemblee, e informato su iniziative e su attività, tanto a livello locale, quanto a livello nazionale, ed ha organizzato anche occasioni conviviali: tra le tante informazioni che sono state portate all’attenzione dei colleghi, vi sono quelle delle agevolazioni nell’acquisto di materiale informatico, nella contrazione di prestiti per l’apertura di studi professionali, nell’apertura di conti correnti bancari, nelle istanze più volte rivolte a tutti i colleghi di segnalare formalmente disagi, disguidi, disfunzioni;

- sotto il profilo della qualificazione professionale, la Sezione A.I.G.A. di Lucera ha indetto corsi di lingua inglese a costi modestissimi per i soci (ed è bene si sappia che, dopo della nostra Sezione, l’iniziativa è stata ripresa da Ordini di grandi Fori, ma con costi per gli iscritti superiori di ben dieci volte), ha invitato a partecipare ai corsi di diritto comunitario (anch’essi di basso costo, e addirittura gratuiti per i praticanti), ha fatto da motore nelle iniziative che hanno portato l’Ordine di Lucera a organizzare, insieme con l’Ordine di Foggia, il corso di diritto comunitario d’impresa (finanziato tramite il progetto Schuman, che verrà avviato nel mese di ottobre 2000) a costi particolarmente bassi per gli associati, e importantissimo, la Scuola Forense per la formazione e l’aggiornamento professionali, i cui corsi pure verranno intrapresi dall’autunno del corrente anno, a chiusura di un lungo lavoro preparatorio percorso al seguito del Consiglio Nazionale Forense e del Direttivo Nazionale dell’A.I.G.A., avviato con le conferenze di Bergamo (marzo 1999) e di Ancona (aprile 1999), proseguita con i seminari in Roma (febbraio - maggio 2000), e che avrà termine con l’incontro di Pisa di fine giugno 2000. Da non dimenticare, poi, il Convegno sul tema "Il Giudice di Pace: bilancio e prospettive" che la nostra Sezione, validamente supportata dall’Amministrazione Comunale di Apricena, ha tenuto in tale centro lo scorso 31 marzo 2000. Ove vi fosse "terreno fertile", si potrebbero organizzare nuovi corsi di lingua inglese e di informatica giuridica;

- per ciò che riguarda la rappresentatività, fra le altre cose si potrebbe ricordare che l’astensione (con l’adesione totale della nostra categoria) del 5 maggio 2000, per quanto riguarda il nostro circondario, è stata indetta da due associazioni, una delle quali è la nostra Sezione A.I.G.A.; si potrebbe ricordare che, come detto sopra, l’A.I.G.A. è presente massicciamente nelle iniziative sulla formazione e sull’aggiornamento professionale, oltre che negli organismi e nelle istituzioni forensi.

* Tutto questo (e di più) lo si può e lo si potrà fare solo grazie all’Associazionismo, quanto più numeroso e quanto più intensamente partecipato.

Crediamoci.

IL PRESIDENTE

(avv. Giuseppe Agnusdei)